venerdì 4 gennaio 2013

Sul "baratro fiscale"


Durante le lunghe feste da noi c'è poco materiale umoristico, perciò, eccovi un materiale serio, un estratto dall'intervista alla radio Eco di Mosca del noto economista Michail Khazin.

Domanda: Sul "baratro fiscale", accordo raggiunto nel Congresso USA

Risposta: Niente d'interessante lì. La cosa è noiosa a morire. Due settimane fa ormai dicevo, che era uno spettacolo, cui scopo era alzare al massimo le preoccupazioni, per poi, in conformità all'insegnamento di Stanislavskij, un minuto prima della fine fingere una catarsi. E così fu fatto. L'asilo d'infanzia. E' un trucco vecchio. Ma una o due volte, ma fanno 'sto spettacolo la quinta volta ormai. E' interessante il senso velato dell'affare. Appena sono passate le elezioni, il livello dell'antagonismo fra i repubblicani e democratici dovrebbe abbassare. La vera causa è altra, però. Il PIL degli USA nel 3 trimestre cominciò a calare realmente. La popolazione lo vede e sente, perciò sarebbe pericoloso continuare ad affermare, che tutto va bene. Secondo me, lo recitarono quello spettacolo apposto, per far finta che ci siano le cause reali della recessione provvisoria. Allora possono ora dare le colpe alle leggi sbagliate, approvate nei tempi di G.W. Bush. Certo che noi, politici, nell'interesse del popolo, abbiamo sceso a compromessi, nonostante le nostre convinzioni. Ma la guarigione completa dell'economia è ormai impossibile, perciò un certo calare lo avremo. Secondo me, dal punto di vista economico la cosa non è interessante.

D: Ci fu la notizia che a causa degli eventi negli USA può crollare il mercato dei titoli in Russia...

R: E cosa gli impedirebbe a crollare senza gli eventi?

D: Ma dopo la notizia del posporre il baratro fiscale, i mercati dimostrarono una crescita ripida assai.

R: Un'altra causa perché tutti lo giocarono quel gioco è banale. Oggi senza avere l'accesso in monopolio al nastro delle notizie, è impossibile di guadagnare né nei mercati speculativi, né nella vita reale. Perciò, tutti i giocatori del mercato sono interessati nel farlo oscillare. Finché la tensione cresceva, tutti scrivevano gli articoli a far paura. Poi, dopo la decisione presa, il cambio del $ fece un salto su. Quelli, chi conoscevano il momento, quando la decisione sarà presa, ne hanno guadagnato. E' uno dei trucchi del mercato: comprare bisogna sui rumori, e vendere sulle notizie. Dopo la notizia annunciata, il mercato cominciò a salire. Bisognava comprare prima, sapendo esattamente, quando crescerà.

Eccovi il riferimento al testo russo originale: 
http://echo.msk.ru/programs/creditworthiness/981790-echo/#element-text

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