venerdì 4 gennaio 2013

il mercato di Odessa


Alla festa del Capodanno abbiamo fumato con il mio vicino la bottiglia di pace e sotterrato il trapano perforatore della guerra.

Il mercato di Odessa

Una donna severa con i cuccioli nel cesto. Un compratore:
- Che razza di cani è, madame?
- La madre è airedale terrier, il padre è mascalzone. La calcoli Lei stesso.

Una donna domanda il macellaio sazio, liscio:
- Qualcosa di fresco Lei ha oggi?
- Oggi di fresco sono io.

Il dialogo passa al cervello di manzo esposto sul banco:
- A quanto Lei vende questa mente di mucca?
- A sette, se senz'installazione.

Un nonno a lungo scrutina i giocattoli per fare un regalo al suo nipote. Infine domanda:
- Ma i mostri, gli avete?
La commessa bruttina:
- Massì, lo sono io.

- Ma non mi faccia ridere! Lui davvero è un accademico, un accademico reale! Conosce quasi tutte le lettere dell'alfabeto!

Un cliente del ristorante al cameriere:
- Le chiedo scusa, ma Lei dorme ancora, o io sto già mangiando?

- Caro, sono uscito dal metro e ho perso la strada...
- A che stazione di metro sei uscita?
- A Sud-Ovest!
- Bene. Cosa ci vedi dintorno?
- Ma non ci vedo nient'affatto!
- Ehm... Dunque ti trovi nello spazio fra le galassie, e la distanza fra te e la nostra Galassia sarà qualche milioni di anni luce, altrimenti la avresti vista, almeno quella...

Nell'ingresso di nostro palazzo due operai stanno per cambiare l'ascensore. Allargano il vano nel pozzo. Fanno rumore con i loro arnesi da mattina alla sera. Passa una vicina con un bimbo di circa 2 anni. Lui si ferma e guarda attentamente. Gli operai guadano su di lui. La vicina fa:
- Voliamo solo vedere come i nonni riparano il nostr'ascensore.
Uno degli operai:
- Ma anche noi preferiremmo di vedere come lo riparino. Ma purtroppo, siamo costretti a ripararlo.

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