domenica 30 marzo 2008

battute varie

Non so le usanze all'estero, ma in Russia ogni persona venuta a trovarti portando un litro di vodka, viene considerata parente.

Una chiamata in ospedale:
- Come va il malato Sìdorov?
- Non tanto bene mi pare... Si prega di chiamare all'autopsista per avere le informazioni più dettagliate.

Nella festa professionale della polizia stradale il Presidente depose solennemente al monumento di poliziotto stradale ignoto una banconota di 100 rubli.

- Che differenza c'è fra i lottatori di sumo e gli altri giapponesi?
- Usano per mangiare il cucchiaio al posto di bastoncini.

Quando Iddio ha creato l'uomo, ha mancato di brevettare la sua invenzione, ed ora ogni scemo può fare la stessa cosa.

venerdì 21 marzo 2008

Arbeit macht frei

Un'impresa mista russo/tedesca. Il direttore generale è tedesco di circa 60 anni, tutti gli altri capi sono russi, per lo più giovani.
Una serata corporativa, alla tavola chiacchierano della pigrizia degli operai. Uno dei vicedirettori fa' una battuta:
- Forse scrivere sopra l'ingresso: "Arbeit macht frei"?
Una scena muta. Il vice sta valutando se sarà licenziato subito, o domani, gli altri presenti tentano d'indovinare, chi sarà promosso vice al suo posto. E il direttore risponde lento e tristemente:
- Giovane, con 'ste cose non si scherza! Mio zio perì a Dachau. Stava facendo la guardia armata sulla torre d'osservazione, ma era ubriaco, cadde e si rupe il collo...

Finlandia, biglietteria nella stazione ferroviaria. Un russo che non parla finlandese, sta comprando un biglietto aiutandosi di mimica e gesti. Dopo mezz'ora di questa tortura, la bigliettaia si rivolge alla gente in coda:
- Si prega di tradurre a questo tizio che il treno per il quale lui mi chiede il biglietto, non si ferma a Pietroburgo, va a Mosca, senza fermarsi!
Uno della coda gli traduce. L'uomo tutto lieto risponde:
- Ma già cinque volte ho spiegato a questa scema, che mi metterò d'accordo con il macchinista del treno, mi soffermerà a Pietroburgo. Dammi il biglietto!

E' apparso nel mercato un prodotto di novità rivoluzionaria: asfalto "Lego". Si monta velocemente prima della visita del Presidente nella regione e si smonta facilmente dopo la sua partenza!

L'istruttore della scuola auto:
- La sicurezza passiva delle vetture importate viene assicurata dalla deformazione delle loro carrozzerie. La sicurezza passiva delle vetture di produzione patria viene assicurata dalla deformazione delle carrozzerie delle vetture importate investite.

La statistica tetra:
Negli ultimi anni da Russia sono emigrati 1000 fisici, 2000 computeristi e nemmeno un generale!

domenica 16 marzo 2008

Storielle

Samara, un isolotto vicino all'altra sponda del Volga. Lì si svolge un festival musicale organizzato da una delle stazioni radio locali. La gente pian piano si riempie le vesciche con la birra. Uno degli spettatori domanda ad un guardiano:
- Mi scusi, dov'è il cesso qua?
Lui dopo aver pensato un paio di secondi assume un'aria filosofica e fa:
- Ma tutta la Russia è un cesso!

La fiera. Dopo aver pagato i soldi, uno dei compratori di repente domanda al commesso:
- Ma avete il certificato di qualità della merce?
Dopo aver fatto una pausa, il commesso con la nostalgia nella voce fa:
- C'erano i tempi, quando ti potevano picchiare per aver fatto una domanda del genere...
Il compratore sempre più interessato domanda:
- E adesso, com'è?
Il commesso, con l'aria di filosofo:
- Dipende di quanto uno è fortunato.
- Ed io, sono stato fortunato o meno?
- A metà. Non La picchieremmo, ma nemmeno il certificato non Le faremmo vedere.

Con il mio amico discutiamo la nostra vita in generale.
- Non c'è da lamentarsi della vita, viviamo assai bene, non ci mancano né cibo, né vestiti. Mentre il terzo della popolazione del globo terrestre soffre di fame...
E dopo una pausa aggiunge:
- E la vodka, la hanno mai assaggiato, i poverini!

La città di Odessa, un monastero locale. Nella stanza del riparto dell'economia i frati ragionieri sono seduti dietro i loro computer. Uno dei frati, vestito in saio, usando il computer ogni paio di secondi si fa un segno della croce. Il corriere, entrato per sistemare qualche affare, incuriosito si sposta per vedere il suo schermo. Risulta, che il santo padre sta giocando DOOM, ed ogni volta quando uccide uno spirito maligno di fila, si segna.

giovedì 13 marzo 2008

Uno sketch di Mikhail Zhvanetsky

Mikhail Zhvanetsky nato il 6 marzo 1934 è un famoso scrittore satirico russo d'origine ebraica, l'autore e recitatore di numerosissimi sketch. Ecco un articolo su di lui nella wiki inglese, e questo il sito dei suoi ammiratori (in russo). Ho già pubblicato in un paio di altri post le traduzioni di un paio dei suoi sketch che mi sembrarono traducibili.

Eccovi un altro:

COME SI SCHERZAVA A ODESSA

Un gruppo di gente con le facce tristi e strumenti musicali con caposquadra - direttore d'orchestra davanti. Suonano alla porta. Un abitante esce.

CAPOSQUADRA (cortesemente sollevando il capello): Ahi, ahi, ahi! Mi hanno già detto.Tanta disgrazia!
ABITANTE: Quale disgrazia?
CAPOSQUADRA: Avete funerali?
ABITANTE: Funerali?
CAPOSQUADRA: Questo è via Risceliévskaia 6, appartamento 7?
ABITANTE: Sì.
CAPOSQUADRA: E allora?
ABITANTE: Cosa?
CAPOSQUADRA: Seppelliamo?
ABITANTE: A chi?
CAPOSQUADRA: Tu domandi a me "a chi?"! Chi deve saperlo meglio, tu o io? Non fare lo sciemo, portalo via!
ABITANTE: Chi?
CAPOSQUADRA: C'è gente qui con me, la mia orchestra. Quindici persone vive. Possono assassinare, ammazzare ognuno, se ora non ci sarà il trasporto. Mania, la prego!
(Una donnaccia grossa calzata in scarpe da uomo, batte il timpano e guarda i suoi orologi a mano).
ABITANTE: Un attimo prego, chi vi ha chiamato qui?
CAPOSQUADRA: Che ne so io? Forse eri tu. Devo ricordare le facce di tutti?
(Dal gruppo esce fuori un trombonista incazzato)
TROMBONISTA: Miša, se qui non succederà qualcosa, noi rompiamo a pezzi questa casa. Sono handicappato mentale, Lei lo sa.
CAPOSQUADRA: Žora, non lo prendere tanto al cuore. Il cliente è in un gran lutto, perciò ha voglia di mercanteggiare. Mi dica il Suo prezzo, parliamo come gente civile. Lei non ha sentito ancora suonare la nostr'orchestra.
ABITANTE: Mi immagino.
CAPOSQUADRA: Un attimo. Appena Lei senta suonare la nostr'orchestra, si leverà la sua ultima camicia e ci la darà. Questa gente compatisce la disgrazia altrui, come se fosse la sua propria!
ABITANTE: Mi immagino perfettamente...
CAPOSQUADRA: Lei rimane qua e senta qui. Zia Mania, prego il segnale di schieramento.
(Mania grossa batte il timpano e guarda i suoi orologi a mano).
CAPOSQUADRA: (passa la formazione con passo da cavallerizzo):
Konstantin, si abbottoni, nasconda questo suo tatuaggio insolente, con queste espressioni ortograficamente sbagliate. E lei scrive lì sempre qualcosa di nuovo! Se Lei non se lo fa cancellare, non Le permetterò più di lavorare.

Fiodor Grigorievič! Benché Lei sia studente del conservatorio, e forse è lo più educato di noi tutti perché sa leggere le note, ma con questa giacca da pastore si umilia! Grazie a Dio abbiamo sempre lavoro - il traffico aumenta. Solo nel mese di Luglio abbiamo seppellito 15 persone.

E Lei, Mania. Non mi interessa, cosa cuoce a pranzo, ma ogni giorno su di Lei si sente odore di pesce arrosto. Passi ai piatti di verdura o ci congediamo. Prego il segnale funebre. (La orchestra attacca una fantasia, nella quale si indovina difficilmente la marcia funebre).
ABITANTE: (applaude): Moltissime grazie, basta. Ma tutto è invano. Forse qualcuno ha fatto uno scherzo.
CAPOSQUADRA: Perfettamente possibile, ma cosa ci importa a noi? Io ho chiamato quindici persone dai loro posti di lavoro. Questo giovane non riesce a terminare i suoi studi nel conservatorio. Madame Zborovskaia ha lasciato la sua casa in cura ad un giovane bandito, che Dio lo guardi. E Lei vuole, che io capisca gli scherzi? Ci paghi, poi rideremo tutti insieme.
(Dal gruppo dei musicisti esce fuori un trombonista incazzato)
TROMBONISTA: Miša, non spendere tanto tempo a convincere questo tipo! Gli diamo un colpo alla testa e attaccheremo la nostra marcia funebre!
CAPOSQUADRA: Žora, non lo prenda tanto al cuore! Lei non ha ancora espiato la sua condanna fino al termine per quell'altro caso, perché è nervoso di nuovo?
ABITANTE: Quanto costa seppellire?
CAPOSQUADRA: Solennemente?
ABITANTE: Sì.
CAPOSQUADRA: Senza fretta?
ABITANTE: Sì.
CAPOSQUADRA: Cinque rubli a persona.
ABITANTE: E in assenza del defunto?
CAPOSQUADRA: Tre, benché sia umiliante per il collettivo.
ABITANTE: Bene, d'accordo. Attaccate la vostra marcia, ma cantate anche: "a memoria eterna di Sigismund Lasarevič e sua sorella, venuta da Kišinёv".
(Musicisti, al segnale di Mania, iniziano a suonare e cantare: "Una morte prematura, prematura. Perché ci hai lasciato, perché. Sei qua, e noi siamo qui.". Dietro le quinte si sentono gridi, piangere, portano qualcuno in barella).
CAPOSQUADRA (rallegratosi): Eccolo il defunto!
ABITANTE: Ma no, questo è di appena adesso. Questo è il mio vicino, Sigismund Lasarevič, oggi è il suo compleanno.

sabato 8 marzo 2008

Festa internazionale delle donne

Donne amiche:
La moglie una sera non era rincasata, tornando solo di mattina. Dice che ha pernottato da un'amica. Suo marito ha telefonato n. 10 delle sue amiche migliore e ciascuna ha detto che non era pernottata da essa.
Maschi amici:
Il marito non ha rincasato e di mattina disse, che pernottava da un amico. Sua moglie chiamò n. 10 di suoi migliori amici, fra cui n. 5 dissero che sì, "pernottava da me", altri n. 5 - che era ancora da loro a quel momento.

Un tassì porta una donna per la città, sta passando il rosso, eccede il limite di velocità ecc.
Infine, la donna tutta spaventata, dice al tassista:
“Stia più prudente per favore! 8 figli mi aspettano a casa!”
“E avendo tanti figli, Lei osa di insegnarmi la prudenza!”

Dopo aver tornato da un negozio una donna si vanta: “Sai, attraggo l’attenzione dei maschi. Ho preso dal fruttivendolo delle mele, e un uomo mi domanda, se sono dolci. Ho risposto, che non le avevo assaggiate ancora. E lui fa’: “Mi dia per favore il suo numero telefonico” – “Per cosa fare?” “Ma dopo un po’ Le telefono per sapere, se sono dolci o meno”.

Per strada:
- Signorina, sua madre non ha per caso bisogno di un genero?
- No.
- E suo padre di un compagno di bevuta?

Un'iscrizione in una roccia in un posto di villeggiatura:
- Sono stato qui con mia moglie. Perfetto! Ivan.
Fra un po' c'era apparsa un'altra iscrizione:
- Sono stato qui senza mia moglie. Molto meglio! Vassili.

venerdì 7 marzo 2008

battute e storielle varie

Dai dialoghi nell'Internet:

- Mi sono litigata con il mio amante. Lui mi ha detto, che quando si distribuivano i cervelli e la coscienza, io facevo coda per prendere le gambe e le tette.
- Ed io, invece, bevevo la birra, perciò sono rimasta senza niente affatto.

- Ora sto pensando cosa è peggio: quando ho ricevuto dalla mia ragazza lo SMS "Forse e' meglio che ci separiamo?" o quando un paio di minuti dopo ricevo da lei un'altro: "Mi scusa, quello precedente non era per te".

Un dialogo in un negozio:
- Avete vodka?
- Hai 18 anni?
- Avete la licenza per poter venderla?
- Toh, la tua vodka. T'inalberi per delle sciocchezze.

Dagli SMS dei protagonisti delle opere di letteratura:

Oggi tornerò tardi. Non dimenticare a dire le tue preghiere prima di andare a letto. Otello.

Amico mio, andiamo 'sto venerdì sera nel ristorante, beviamo un po' di vino? Offro io. Salieri.

Premessa mia: una delle frasi le più citate in Russia è quella del famoso storico Karamzin (secolo XIX): "Ci sono solo n. 2 disgrazie in Russia: le strade e gli stupidi".
La battuta:
Uno di due problemi famigerati di Russia potrebbe anche essere risolto, usando i rulli compressori. Mentre quell'altro, cioè quello delle strade, pare di essere irrisolvibile.

Nell'università di Kharkov, durante una conferenza di studio, un gruppo di studenti maschi sta seduto nelle ultime file dell'aula bevendo birra. L'aula ha la forma d'anfiteatro. Uno degli studenti per svista tocca con piede una bottiglia di birra chiusa e quella comincia a rotolarsi giù e finisce quasi ai piedi del professore. Uno degli studenti si alza, si avvicina tranquillo al professore, prende la bottiglia di birra dal pavimento e dice a voce alta:
- Mi scusi, professore, ho lasciato cadere la mia penna.

domenica 2 marzo 2008

battute, storielle varie

Gli scarafaggi stabilitisi nella vostra cucina, dopo un anno ottengono il diritto di chiamarla "la nostra patria storica" e rivendicare l'autodeterminazione.

A un tassista domandarono quando è che lui si era sentito un vero professionista.
- Quando essendomi seduto sul vaso nel bagno ho fatto il movimento per attaccarmi la cintura di sicurezza, e solo dopo aver srotolato la metà del rullo di carta igienica mi sono accorto dell'errore.

Un babbo domanda al suo figlio:
- Chi vuoi diventare quando sarai grande?
- Lavatore delle piscine.
- Solo questo?
- No, voglio essere anche giardiniere, idraulico, addetto alla consegna di pizza.
Il padre diventa pensieroso, poi grida alla sua moglie nella cucina:
- Senta, Maria, sembra che lui abbia trovato quel nostro film tedesco...